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---- «Per fortuna sono Jung e non sono Junghiano!» (Jung)

---- « Sono stato definito “cercatore”, non so se fosse un complimento. Ringrazio il destino di avere benevolmente impedito alla mia barca di approdare sulle aride sponde di una raccapricciante conclusività.
Chi cerca trova, e colui che sempre cerca, sempre trova. Per questo sono felice di non vedere alcuna conclusività da nessuna parte, bensì un’oscura distesa piena di misteri e di avventura. »
(C.G.Jung – Sulla psicologia, 1933, p.106)

Dare aiuto al prossimo: l’illusione moderna. Non puoi intervenire sull’Altro, ma su di te.

Help the other l'altro aiutare gli altri agire

 

 

«Tu non devi intervenire sull’Altro, ma su di te, a meno che l’Altro richieda il tuo aiuto o la tua opinione.
Comprendi tu quello che l’Altro fa? Mai… D’altronde come potresti? E un altro comprende ciò che fai tu? Da dove viene il diritto di avere opinioni sugli altri o di agire su di loro?
Tu hai trascurato te stesso, il tuo giardino è pieno di erbacce, e tu vuoi insegnare al tuo vicino l’ordine e fargli notare i suoi difetti! Perché hai da tacere sugli altri? Perché ci sarebbe molto da dire sui tuoi propri demoni.
Ma se tu hai opinioni sull’Altro e agisci senza che lui abbia chiesto la tua opinione o il tuo consiglio, lo fai perché non riesci a distinguere te stesso dalla tua anima.
Tu stesso hai bisogno del tuo aiuto; devi tenere pronti per te stesso opinioni e buoni consigli anziché correre dagli altri a offrire comprensione e a voler dare Leggi tutto…

Il 2015 passato con il Jung Italia. Oltre 1 milione di visite! Rapporto del 2015

I folletti delle statistiche di WordPress.com hanno preparato un rapporto annuale 2015 per questo blog.

Ecco un estratto:

Il Museo del Louvre riceve 8,5 milioni di visitatori ogni anno. Questo blog è stato visto circa 650.000 volte nel 2015. Se fosse un’esposizione al Louvre, ci vorrebbero circa 28 giorni perché lo vedessero altrettante persone.

Clicca qui per vedere il rapporto completo.

“L’arte di perdere”. Perdiamo non di rado amori, gioie e mete per paura, inerzia…

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«L’arte di perdere non è difficile da imparare;
così tante cose sembrano pervase dall’intenzione
di essere perdute, che la loro perdita non è un disastro.
Perdi qualcosa ogni giorno. Accetta il turbamento
delle chiavi perdute, dell’ora sprecata.
L’arte di perdere non è difficile da imparare.
Poi pratica lo smarrimento sempre più, perdi in fretta:
luoghi, e nomi, e destinazioni verso cui volevi viaggiare. Leggi tutto…

Clinica, Scienza e Reincarnazione. Recensione al film “I ORIGINS” (2014), di Emanuele Casale per l’International Journal of Psychoanalysis & Education.

I origins eye occhio
«Ma noi abbiamo amato e pianto in
un’altra esistenza;
Il vago e attraente istinto del ricordo
è sacro.»
(Kalidasa, Shakuntala)
«Niente è mai veramente perduto, o può essere perduto,
Nessuna nascita, forma, identità
nessun oggetto del mondo.
Nessuna vita, nessuna forza, nessuna cosa visibile;
L’apparenza non deve ostacolare, né l’ambito mutato
confonderti il cervello.» (Walt Whitman)

 

Per l’International Journal of Psychoanalysis and Education (IJPE) una RECENSIONE Scientifica al film “I ORIGINS”, di Emanuele G. Casale
(cliccare sul testo in blu per leggere la recensione)

Una recensione scientifica di Emanuele Gerardo Casale (praticamente il fondatore folle di questo blog nazionale che tu leggi in continuazione e che sta scrivendo questo post parlando di sè in terza persona 😀 ) al film di Mike Kahill, “I ORIGINS” (2014), che tratta dei rapporti tra Scienza e Reincarnazione. La recensione è stata pubblicata sull’ultimo numero della rivista internazionale IJPE (International Journal of Psychoanalysis and education), open access e con peer review. Invito chiunque a visionare la rivista e – per chi è del se Leggi tutto…

Rivista Internazionale di Psicologia: (IJPE) International Journal of Psychoanalysis and Education

International Journal of Psychoanalysis and Education (IJPE)

(Per andare al sito diretto della Rivista cliccare sul titolo o qui)

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International Journal of Psychoanalysis and Education (IJPE) è una rivista open access peer-reviewed semestrale, che pubblica sia ricerche empiriche che articoli teorici e di rassegna nei campi delle Scienze Umane dal punto di vista della Psicologia Dinamica. Pertanto, spazio specifico, nei suoi scopi primari, è dedicato alla Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione, alla Pedagogia Generale e Speciale e alla Didattica, alla Psicologia Sociale, alla Sociologia e all’Antropologia; l’attenzione particolare è anche per i relativi contesti sociali, economici, politici e culturali, per cui sono ben accetti contributi che riguardino a tali tematiche.

 

Nell’offrire uno spazio di scambio tra la Psicologia e le altre Scienze Umane, auspichiamo un reciproco paritario arricchimento attraverso l’armonizzazione dei vari punti di vista. Infatti il “paradigma della complessità” c’invita ad effettuare progressi, nella ricerca e nella pratica educativa e clinica, attraverso una visione sistemica, nel rispetto delle singole peculiarità; coltiviamo così la speranza che gli articoli pubblicati favoriscano riflessioni per nuove progettualità da tradurre in interventi concreti.

 

Editoriale di presentazione

Nella nostra avventura editoriale cercheremo di condividere idee ed esperienze utili nello svolgimento di quelle che Freud definiva le “tre professioni impossibili: curare, educare, governare”. Personalmente credo che non siano così impossibili, se solo ci poniamo da un punto di vista che ci conduca a cogliere: che “l’educazione è un arte…[seppur] particolarmente difficile” (J. Maritain); che “la psicoanalisi è essenzialmente una cura attaverso l’amore” (Freud, 1906, Lettera a Jung); e, da ultimo, c Leggi tutto…

Una “casa” psichica raccoglie l’amore. Essa perdura, nonostante noi (Emanuele Casale)

« […] Una casa, lì,
dove mare (inconscio) e spiaggia (conscio)
si toccano, in riva.
Una casa raccoglie l’amore.
La casa psichica tra due Anime (Psychè),
una casa al limite dell’inconscio, dello sconosciuto,
dove però risiede unione, accoglienza, cum-prensione.
Queste sono le case di più
difficile costruzione.
Nessuna planimetria ne riesce a scorgere le mura o gli assi portanti che le reggono,
eppure sussistono…
All’interno di una di esse vi abitano due solitudini.
Uniti non si sa Leggi tutto…

“Sense 8”: la serie tv sull’interconnessione empatica tra individui di una stessa ‘cerchia’.

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«In una cerchia si nasce nello stesso giorno. Non importa quanto la cerchia sia dispersa per il mondo, i suoi membri fanno il primo respiro all’unisono»
(Sense 8, puntata 8)

La nuova serie TV che parla di empatia e collegamenti telepatici tra diversi esseri umani.
Si chiama “Sense 8”, data alla luce dai fratelli Wachowski, i creatori di pietre miliari cinematografiche come “Matrix” e il più recente “Cloud Atlas”.
Protagonisti della serie sono questi 8 ‘sensate’, 8 individui sparsi per il mondo, sconosciuti tra loro e differenti per nazionalità, cultura, orientamento sessuale, trame di vita, eppure tutti e 8 collegati tra loro. Scoprono pian piano di poter comunicare tra loro e aiutarsi a vicenda nei momenti critici, comprendend Leggi tutto…

«Non esiste una definizione di disturbo mentale» afferma il capo redattore del DSM-IV

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“Non esiste una definizione di disturbo mentale. E’ una stronzata!”.
Così ha dichiarato il dottor Allen Frances, il capo redattore del D.S.M.-IV.
“Al momento non conosciamo le cause di praticamente nessun disturbo mentale.”, rincara Darrell Regier, direttore delle ricerche dell’A.P.A. e presidente della Task Force per il D.S.M.-V.
Due tra le massime autorità a livello mondiale della psichiatria affermano che “non esiste una definizione di disturbo mentale” e che “non conosciamo le loro cau Leggi tutto…

“The Leftovers”: Cinema e Archetipi recenti, cosa ci dicono ora? Dipartite, scomparse, perdite improvvise

Leftovers child and mother

CINEMA e ARCHETIPI:

Piu volte è capitato nell’ultimo decennio che all’interno di Film e Telefilm appaia – in maniera piu o meno cosciente da parte dei creatori – il tema della “SCOMPARSA”, di una dipartita, improvvisa, nel nulla, che lascia il vuoto nell’animo e che si dipana attraverso tutta la trama del film/telefilm, si percepisce all’interno dei vari protagonisti della trama che in genere sono presenti e testimoni di queste “scomparse” di Altri a loro cari. Che ciò sfiori l’archetipo della morte è cosa dubbia, giacchè la morte in sè contieme una fine, o un nuovo inizio in senso simbolico. Ciò che il cinema invece rappresenta qui è diverso e molto sentito negli spettatori: non la morte, non la fine, bensí una dipartita ignota, una scomparsa improvvisa, che comprime la psiche di chi “rimane”, testimone, senza possibilità di elaborazio Leggi tutto…

Robert Walser: “posso ora, integro, attraversare il mondo come mondo”

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“Ridono e nascono
nel va e vieni del mondo
tanti mondi profondi
che nuovamente vagano
e fuggendo, attraverso gli altri,
sembrano ogni volta più belli.

Si concedono nel passare,
s’ingrandiscono nel fuggire,
svanire è la loro Leggi tutto…

«Ma vogliamo comprendere che ogni destino è anche il nostro destino?» (Bettina Brentano)

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Bettina Brentano

“Ma vogliamo comprendere che ogni destino è anche il nostro destino? – che dobbiamo curare tutti con amore per guarire noi stessi? Il fatto è che noi non ci rendiamo conto della nostra malattia, che consiste in un intorpidimento della sensibilità […]. La natura però ha posto in ogni cosa uno spirito guaritore, solo che noi […] mentre perfino le pietre lo mettono in moto per aiutarci, noi non lo facciamo operare affatto, – sicuro, non siamo capaci di guarire, Leggi tutto…

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Eventi: Psiche e Materia, Psicologia e Fisica. 12 Dicembre 2015, Venezia

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EVENTI: 12 Dicembre a Bologna. Jung, la vita e la morte. Dal Libro Rosso al Lamento dei Morti.


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I teatri dell’Anima – Seminari di Clinica Junghiana, da Febbraoo 2016, con ECM (accreditati dall’AIPA)

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Seminari che partono da Febbraio 2016 con ECM accreditati dall’AIPA.

Per maggiori info consultare il seguente Link:

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Esistono ATTI che sono ANGELI, nascono da un centro interiore, il Sè. (di Emanuele G. Casale)

Angelo di Central Park, NY

                           Angelo di Central Park, NY

– ATTI CHE SONO ANGELI – 

«Qualche poeta diceva che esistono atti, azioni, che sono come Angeli. Portano con sé il loro passato, presente e futuro, tutto quanto. Si stagliano nel presente come se fossero gocce di eterno, simboli che si declinano nel mondo fenomenico. Esistono degli atti che sembrano essere come una fenditura nell’ordinario, da cui echeggia un vento antico e di…”casa”. Imperativi categorici di un Amore di senso superiore. Atti di necessità, anche.
Ci sono azioni e agiti che provengono non già dall’Ego, ma dal Sé, il centro, il selbst, la totalità psichica.
Sono atti molto rari, a cui l’uomo ordinario difficilmente può accedervi nel quotidiano. Cosa hanno di diverso questo atti dettati dal Sé, rispetto a quelle ordinarie?
Possono essere innanzitutto sia inconsci che consci, e sono caratterizzate da una peculiare intensità di libido (energia psichica), a cui probabilmente in quel momento fa capo una rete di archetipi attivatisi per qualche ragione (costellati).  Nel caso tali atti siano consci, l’Io ne prende parte attiva, ne è partecipe e in qualche modo sempre subordinato a quel centro dal quale proviene quell’impulso d’azione, ovvero il Sé. Diviene così un atto egosintonico, da cui si sprigiona un’enorme energia che è in grado di smuovere infiniti mondi, situazioni, blocchi, nodi, stasi. Nel caso siano inconsci tali atti, invece, essi possono ricoprirsi di un sapore molto amaro, oltre che dolce. Si, perché a volte questo Sè straniero in noi, deve pur ricorrere a rimedi brutali – e non sempre convenienti al nostro Ego – pur di portarci in salvo da noi stessi o di agire secondo un nostro benessere più prioritario, più ampio, un benessere a cui noi non stiamo riuscendo ad accedere in determinati situazioni dove la nostra coscienza risulta essere posseduta Leggi tutto…