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ERANOS: UN SIMPATICO RACCONTO DEL DIONISIACO E DEL PUER CHE ABITAVANO IN JUNG

13 agosto 2013

Jung 3 Brillo Puer«Ricorda Aniela Jaffè: “Un’unica volta il corso tranquillo del Convegno (1937) fu interrotto da un fatto insolito, cioè da una festa notturna che si svolse in Casa Eranos e sulla terrazza. Ancora oggi se ne parla in termini di leggenda, definendola ‘viaggio nottrnro in barca’ (nachtmeerfahrt), il che, in realtà, non è molto esatto, perché nessun viaggio in barca potrebbe essere altrettanto assordante come lo fu la nostra nekyia. Fu una cosa quanto mai allegra e un tantino ebbra. Il barone [Eduard] von der Heydt aveva offerto il vino. Sebbene non venisse suonata musica da ballo, su tutto il lago risuonavano grida e risate. I vicini prossimi e lontani inviarono messaggeri alla signora Frobe-Kapteyn per protestare per l’insolita confusione, ma non servì a niente. Jung era piuttosto brillo e a a me venivano in mente le parole che il suo amico e compagno di studi Albert Oeri aveva scritto nei suoi Ricordi su di lui: ‘Le esplosioni di Jung erano rare, ma fragorose.’ Jung, peraltro, non era il solo a essere brillo, e anche gli altri lo erano. Di questo, Jung sembrava molto soddisfatto e incoraggiava quelli che gli sembravano troppo riservati a rivolgere il dovuto tributo a Dioniso. Compariva ora qui e ora là e sprizzava humour, allegria ed ebbrezza da tutti i pori. Questa, però, fu l’unica festa che sia mai stata data a un Convegno di Eranos. Evidentemente, Dioniso fu placato una volta per tutte dalle vittime del vino di quella sera!”.»

(Carl Gustav Jung a Eranos 1933-1952 – Antigone Edizioni, p.52)

«…Inoltre, come merlino, Jung era famoso per le sue risate; in tutto vedeva il lato comico, e ne godeva. Un giorno un automobilista si fermò sulla strada che sovrasta la “Casa Eranos” [ad Ascona] e scese per chiedere chi ridesse laggiù in modo così ristoratore. E Laurens Van Der Post disse a Jung: “Lei è veramente l’ultimo boscimano onorario esistente, perché è l’unico europeo che io conosco che rida come il primo uomo!”»
(Marie Louise Von Franz – Il mito di Jung, p.265)

“Freud scrive una volta, in una lettera ad un suo collega: «Ma cosa facciamo senza Jung che porta questa vitalità, questa fantasia, questa immaginazione?»
(Daniele Ribola – dal documentario di Werner e Crick “La luce dell’Ombra)

«…non c’è cosa al mondo sulla quale egli non sappia ironizzare, all’infuori dell’ eternità e dell’infinito…»
(S. Spielrein su C.G.Jung)

From → Estratti AUTORE, Jung

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